Peeling chimici e dermoabrasione

Quando il processo di ricambio delle cellule della superficie cutanea è rallentato, le cellule morte iniziano ad accumularsi sulla cute, facendola apparire ruvida ed opaca, con perdita di tono, macchie superficiali e rughe visibili. 

In questo caso, per ottenere miglioramenti spesso di grado molto elevato, è necessario che la vecchia pelle venga parzialmente eliminata, per essere sostituita da una nuova, di solito più levigata e regolare. 

I peeling prevendono l’applicazione di uno o più agenti chimici a differente acidità che serve ad accelerare l’esfoliazione cutanea e la velocità di rigenerazione della pelle. Grazie all’azione dei principi attivi che compongono il peeling e che penetrano nei diversi livelli del derma e dell’epidermide, viene eliminato lo strato superficiale della pelle e questo permette alla cute di rigenerarsi.

Le indicazioni di questi interventi spaziano dall’attenuazione di irregolarità della superficie cutanea, all’eliminazione di qualche piccola macchia, sino alla completa rigenerazione della pelle “incartapecorita” dal sole di una 50-60 enne, o alla levigatura delle cicatrici lasciate da un’acne aggressiva. Inoltre è indicato in tutti coloro che desiderano ridare luminosità e levigatezza alla pelle messa a dura prova da stress, inquinamento ed invecchiamento.

Tanto più grave è il difetto da correggere, tanto maggiore deve essere lo spessore della cute da distruggere; più lungo sarà pero, in proporzione, anche il pericolo di convalescenza e maggiore il numero di sedute necessarie.

La dermoabrasione consente la rimozione meccanica degli strati più superficiali della cute del volto e del corpo, allo scopo di correggere e attenuare l’inestetismo, come le rughe, le cicatrici di varia origine (es. acne, varicella), le macchie cutanee, le smagliature.

Può essere eseguita come trattamento singolo o in associazione ad altri tipi di trattamenti estetici (es. filler di acido ialuronico, peeling chimici), al fine di ottenere i risultati migliori.